MUSEO ARTE SACRA di MERIDE
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Lo scultore Ercole Durini, classe 1904, dopo avere frequentato la scuola di disegno di Arzo, a quei tempi rinomata in tutta la Svizzera, lavorò presso la ditta di Viggiù Luigi Franzi, per poi partire dopo la guerra del 1914/18 per Parigi dove trovò subito lavoro presso la “marbrerie Mosetti”. Lavorò poi a Reims, a Bordeaux e ad Agen. A Reims prestò la sua opera nella riparazione delle guglie gotiche della splendida cattedrale devastata dalle bombe. In quella città conobbe lo scultore di Ligornetto Apollonio Pessina che stava creando il bassorilievo “Anciens collégiens de Reims”. Divennero grandi amici. Dalla Francia il Durini rientrò in patria nel 1920 per poi ripartire per Lucerna. Nel 1923 insieme all’amico cremonese Enrico Mariotti diede vita alla “marbrerie Mariotti-Durini” a Porrentruy. Nel 1926 si trasferì a Moudon e riprese un laboratorio di lavorazione dei marmi e diede inizio alla “marbrerie Durini”. A Moudon vi rimase per 44 anni, sino al 1970. Rientrò quindi nella sua Tremona dove morì nel 1994 all’età di 89 anni.
I suoi grandi maestri furono Vincenzo Vela, Apollonio Pessina, Enrico Mariotti, Natale Rossi e Fiorenzo Abbondio.
Quando nel 1962 venne esposta una sua scultura a Friborgo, la folla dei visitatori fu unanime nel riscontrare nell’opera esposta qualche cosa che non era solo imitazione, seppur avallata da tecnica efficace, ma che tentava di promuovere un dialogo tra il pubblico e la testa scolpita nella creta. L’opera esposta riproduceva il Can. Abbé Bovet, grande cantore della sua terra (“Là-haut sur la montagne”). La scultura venne quindi fusa in bronzo e collocata al centro di una fontana sulla piazza principale del villaggio della Gruyère.
Il Durini, ligio al verismo, da cui mai si staccò, era anche un eccellente scultore di animali.
Nella mostra esposta al Museo d’Arte sacra in piazza mastri si possono quindi ammirare alcune sue produzioni (busti, animali, ecc…) in cui si sentono un ritmo e una ricchezza di volumi di non poca eleganza.