Antico castello, trasformato in Chiesa nel XIV secolo.
Chiesa affrescata da Francesco Antonio Giorgioli nell’ultima decade del 1600.
- Antico portale entrata recinto chiesa SS. Silvestro
- Croce fiorita
- Pietra (croce) d’angolo
- Pianta antica basilica
Antichi capitelli del colonnato del sotto portico (XII Secolo)
Antichi capitelli del porticato di San Silvestro. Caratteristica lombarda: l’ornato detto protezionale, una foglia, una testa sulle basi che ammorbidisce il passaggio, fra il plinto e il toro soprastante nei quattro angoli, duri nel contrasto fra il quadrato e il tondo, con gli angoli facili a deteriorarsi.
Interessante la ricchezza di peducci, di capitelli di colonne, di lesene e pilastre che appaiono nell’interno della Chiesa di San Silvestro.
La varietà, nondimeno è abituale, graduandosi l’estro inventivo dei lombardi, lo scarpello intelligentemente analizzato, svela presenze diverse, tendenze, scuole e epoche che si incontrano, quasi fossero dialetti, di una stessa lingua. (A.Melani)
Sui capitelli delle colonne si può ammirare la rosa comacina,
(rosa a cinque petali) l’emblema che univa le botteghe lombarde dei lapicidi.
Gli affreschi di Francesco Antonio Giorgioli
- Silvestro Papa e Costantino alla fondazione della basilica
San Giovanni in Laterano (d) – Distruzione degli idoli (s) - Silvestro I, Papa battezza l’imperatore Costantino
- Gloria di San Silvestro: San Giorgio, Beato Manfredo e S. Quirico (s) SS. Antonio, Francesco e Stefano (d)
- Medaglione centrale, la SS. Trinità e la Vergine. Negli angoli: gli Evangelisti e i dottori della Chiesa.
Altre opere nella chiesa
Pulpito in legno scolpito, tavole (5) raccolte tra cariatidi. Panelli dipinti all’olio con il Redentore e Apostoli: duodecim Apostolorum ac in medio DNJC imaginibus exornatus. Si ignora la sua provenienza; portato a Meride da emigranti sul finire del 1500. Sullo zoccolo iscrizioni in parte raschiate per ordine del Vescovo Lazzaro Carafino (Visita apotolica del 1627):. che se a quest’hora non sono levate quelle lettere sopra del pulpito di quel luterano, per ogni modo si levino di subito. Oggi, attorno al pulpito si possono ancora a malapena leggere alcune parole ..legato et liberalitate…
Autore: anonimo
Tipologia: scultura
Materiale: legno
Restauro: no
Pulpito
– Secolo XV –
Pulpito in legno scolpito, tavole (5) raccolte tra cariatidi. Panelli dipinti all’olio con il Redentore e Apostoli: duodecim Apostolorum ac in medio DNJC imaginibus exornatus. Si ignora la sua provenienza; portato a Meride da emigranti sul finire del 1500. Sullo zoccolo iscrizioni in parte raschiate per ordine del Vescovo Lazzaro Carafino (Visita apotolica del 1627):. che se a quest’hora non sono levate quelle lettere sopra del pulpito di quel luterano, per ogni modo si levino di subito. Oggi, attorno al pulpito si possono ancora a malapena leggere alcune parole ..legato et liberalitate…
Autore: anonimo
Tipologia: scultura
Materiale: legno
Restauro: no
Statua della Madonna del Rosario scolpita in legno nella bottega di Roggio dei Giorgioli (1650-1660). La statua, in origine vestita con abiti in sete sgargianti all’usanza spagnola, su istanza del Vescovo di Como, fu ristrutturata e ridipinta nel 1860 da un restauratore della Casa Capiaghi di Como.
Autore: Bottega Giorgioli di Roggio
Tipologia: scultura
Materiale: legno
Restauro: restaurata 1860
Madonna del Rosario
– Secolo XVII –
Statua della Madonna del Rosario scolpita in legno nella bottega di Roggio dei Giorgioli (1650-1660). La statua, in origine vestita con abiti in sete sgargianti all’usanza spagnola, su istanza del Vescovo di Como, fu ristrutturata e ridipinta nel 1860 da un restauratore della Casa Capiaghi di Como.
Autore: Bottega Giorgioli di Roggio
Tipologia: scultura
Materiale: legno
Restauro: restaurata 1860
Nella notte tra il 6 ed il 7 giugno del 1844, il ciabattino Luigi Baldocchi da Cremona residente a Meride tentò di rubare nella Chiesa di San Silvestro. Rimase prigioniero nella finestra del sagrato della quale aveva ritorto le sbarre con una fune. Arrestato dalla polizia, fu condotto a Mendrisio ed esposto al pubblico ludibrio alla Torre in Piazza (ultimo caso nel Ticino d’esposizione alla berlina). Condannato a otto anni di prigione dal Tribunale di Bellinzona, morì in carcere dopo tre anni.
Il pittore Antonio Rinaldi da Tremona accorso sul posto dipinse la scena lasciandoci un vivo saggio di costume dell’epoca.
Autore: Antonio Rinaldi da Tremona
Tipologia: tela
Materiale: dipinto all’olio
Restauro: no
Il furto Baldocchi
– 1844 –
Nella notte tra il 6 ed il 7 giugno del 1844, il ciabattino Luigi Baldocchi da Cremona residente a Meride tentò di rubare nella Chiesa di San Silvestro. Rimase prigioniero nella finestra del sagrato della quale aveva ritorto le sbarre con una fune. Arrestato dalla polizia, fu condotto a Mendrisio ed esposto al pubblico ludibrio alla Torre in Piazza (ultimo caso nel Ticino d’esposizione alla berlina). Condannato a otto anni di prigione dal Tribunale di Bellinzona, morì in carcere dopo tre anni.
Il pittore Antonio Rinaldi da Tremona accorso sul posto dipinse la scena lasciandoci un vivo saggio di costume dell’epoca.
Autore: Antonio Rinaldi da Tremona
Tipologia: tela
Materiale: dipinto all’olio
Restauro: no