Pianeta già vestito da sposa della famiglia Roncati.Tessuto in seta con motivi dell’Arcadia in ricamo d’origine probabilmente veneziana. Le spose della famiglia Roncati (matrimoni del 1759 e 1772) donarono il vestito indossato alla Chiesa; fu in seguito trasformata in pianeta presso le seterie di Como.
Documenti correlati: A. Gallizia, I riti e le stoffe (Mostra Rancate 2002, 83) – Meride. I segni del sacro (20, 28)
Autore: anonimo
Tipologia: Vesti liturgiche
Materiale: tela
Restauro: no
Vesti liturgiche
– Secolo XVIII –
Pianeta già vestito da sposa della famiglia Roncati.Tessuto in seta con motivi dell’Arcadia in ricamo d’origine probabilmente veneziana. Le spose della famiglia Roncati (matrimoni del 1759 e 1772) donarono il vestito indossato alla Chiesa; fu in seguito trasformata in pianeta presso le seterie di Como.
Documenti correlati: A. Gallizia, I riti e le stoffe (Mostra Rancate 2002, 83) – Meride. I segni del sacro (20, 28)
Autore: anonimo
Tipologia: Vesti liturgiche
Materiale: tela
Restauro: no
Piviale in raso bianco a quattro altezze, foderato in seta rossa e ricamato a mano. Scudo modificato nel 1961 (restauro del manufatto) ricordando la proclamazione del dogma dell’Assunzione. Scudo in velluto di raso dipinto. Documenti correlati: Meride: I segni del sacro (19)
Autore: anonimo
Tipologia: Vesti liturgiche
Materiale: tessuto
Restauro: si, 1961
Piviale
– Secolo XVII –
Piviale in raso bianco a quattro altezze, foderato in seta rossa e ricamato a mano. Scudo modificato nel 1961 (restauro del manufatto) ricordando la proclamazione del dogma dell’Assunzione. Scudo in velluto di raso dipinto. Documenti correlati: Meride: I segni del sacro (19)
Autore: anonimo
Tipologia: Vesti liturgiche
Materiale: tessuto
Restauro: si, 1961
Pianeta in seta bianca detta la spagnola, conosciuta anche come la pianeta d’Isabella. Proveniete dalle Manifatture Reali di Ciudad Real (Madrid) fu portata a Meride (1671) da Gio. Antonio Oldelli q. Sebastiano il quale lavorò alcuni anni a Valenza (Spagna) per il Conte Cesare Cernezzo di Genova, commerciante in spezie. Fu modificata e rimessa a nuovo a Milano (1678, Casa di Francesco Trevisiano) e offerta alla Chiesa di Meride da Gerolamo Oldelli q. Giovanni in memoria di sua madre Isabella (Isabella Albuzzi di Clivio, scomparsa il 2 gennaio 1671). Fu indossata per la prima volta dal parroco di Meride Don Michelangelo Somazzi per la festa del Corpus Domini del 1679. Corredata da una stola, manipolo e due borse per corporali. Caratteristici sono i cinque botti a trapunto con motivi eucaristici.
Documenti correlati: Meride. I segni del sacro (15, 26). Laus Deo di Gerolamo Oldelli (1679).
Autore: anonimo
Tipologia: vesti liturgiche
Materiale: tessuto seta
Restauro: ditta Franscini & Lorenzetti di Locarno (1939/1940)
Pianeta
– Secolo XVI –
Pianeta in seta bianca detta la spagnola, conosciuta anche come la pianeta d’Isabella. Proveniete dalle Manifatture Reali di Ciudad Real (Madrid) fu portata a Meride (1671) da Gio. Antonio Oldelli q. Sebastiano il quale lavorò alcuni anni a Valenza (Spagna) per il Conte Cesare Cernezzo di Genova, commerciante in spezie. Fu modificata e rimessa a nuovo a Milano (1678, Casa di Francesco Trevisiano) e offerta alla Chiesa di Meride da Gerolamo Oldelli q. Giovanni in memoria di sua madre Isabella (Isabella Albuzzi di Clivio, scomparsa il 2 gennaio 1671). Fu indossata per la prima volta dal parroco di Meride Don Michelangelo Somazzi per la festa del Corpus Domini del 1679. Corredata da una stola, manipolo e due borse per corporali. Caratteristici sono i cinque botti a trapunto con motivi eucaristici.
Documenti correlati: Meride. I segni del sacro (15, 26). Laus Deo di Gerolamo Oldelli (1679).
Autore: anonimo
Tipologia: vesti liturgiche
Materiale: tessuto seta
Restauro: ditta Franscini & Lorenzetti di Locarno (1939/1940)
Il Priore, Francesco Pozzi di Meride, nel 1717, si mise in relazione con Bartolomeo Rusca d’Arosio, chiedendogli di dipingere uno stendardo che accomunasse i motivi delle due Confraternite: da un lato, la Madonna del Rosario, dall’altro, un grande Ostensorio con San Rocco e San Silvestro Papa (consegna ottobre 1717). Nell’ottobre del 1718, Andrea Fossati, portò a Pavia i due lembi dello stendardo presso Giovanni Lironi. Il provetto tappezziere pavese ebbe l’incaricato di contornare i dipinti con una vasta frangia in seta con ricami e imbottiti di fili dorati e argentati.
Documenti correlati: Meride. I segni del sacro (25)
Autore: Bartolomeo Rusca di Arosio
Tipologia: tela
Materiale: seta dipinta con tempere e gessetti
Restauro: M° Daniele Tatarletti, Chiasso: intelaiatura presso la bottega del Museo (2012)
Stendardo della Confraternita del Santissimo
– 1717-1718 –
Il Priore, Francesco Pozzi di Meride, nel 1717, si mise in relazione con Bartolomeo Rusca d’Arosio, chiedendogli di dipingere uno stendardo che accomunasse i motivi delle due Confraternite: da un lato, la Madonna del Rosario, dall’altro, un grande Ostensorio con San Rocco e San Silvestro Papa (consegna ottobre 1717). Nell’ottobre del 1718, Andrea Fossati, portò a Pavia i due lembi dello stendardo presso Giovanni Lironi. Il provetto tappezziere pavese ebbe l’incaricato di contornare i dipinti con una vasta frangia in seta con ricami e imbottiti di fili dorati e argentati.
Documenti correlati: Meride. I segni del sacro (25)
Autore: Bartolomeo Rusca di Arosio
Tipologia: tela
Materiale: seta dipinta con tempere e gessetti
Restauro: M° Daniele Tatarletti, Chiasso: intelaiatura presso la bottega del Museo (2012)
Altre opere nella sala
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Stendardo della Confraternita del Rosario
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stendardo
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1845
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Continenza in raso bianco
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vesti liturgiche
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1688
Restaurata 2004
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Anonimo
vesti liturgiche
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Secolo XIX
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vesti liturgiche
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Secolo XVIII
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Anonimo
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Secolo XVII
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Anonimo
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Tonacella
Anonimo
Vestimenta liturgica di Pentecoste
tessuto
1876
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Pianeta violacea (velluto di seta) del tempo di Quaresima
Anonimo
Vestimenta liturgica di Pentecoste
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1910